ll caban è un cappotto ampio e sportivo, generalmente realizzato in panno e di colore blu. Nella sua versione originale è caratterizzato dagli ampi baveri, dal doppiopetto, spesso da bottoni piuttosto grandi e tasche verticali. Apparso originariamente all’inizio del diciottesimo secolo, il suo design è rimasto praticamente invariato nel corso degli anni, e di recente è entrato a far parte del guardaroba femminile casual. Ma mai come quest’anno è presente nelle collezioni degli stilisti, dalla haute couture al low cost.
E’ stato il mio primo acquisto di stagione da Zara perché trovo sia il capo spalla ideale per l’autunno. Intanto è blu, quindi facile da abbinare, poi ha quella lunghezza giusta che lo rende perfetto con dei pantaloni, e least but not last, si presta incredibilmente bene ad essere interpretato sia in versione sporty che chic, a seconda dei dettagli del vostro outfit.
Nel video che vedete io l’ho indossato sopra ad un paio di coraggiosi jeans a zampa di elefante, per contaminare con un po’ di anni 70, amplificando l’effetto grazie a dei sandali con la zeppa in legno molto alti, fondamentali sotto quel tipo di pantaloni. Ho completato il look con una piccola borsa vintage con richiami in oro, che si riagganciavano ai bottoni del caban e ad una camicia in seta rossa.
Ma le varianti sono infinite: c’è chi lo abbina a lunghi abiti folk, chi lo preferisce sopra dei pantaloni maschili molto stretti abbinati a stivali da cavallerizza, chi lo propone nella più classica versione navy, abbinato ad una t-shirt a righe bianche e blu.
The post Il ritorno del Caban appeared first on FashionBlaBla.