Del progetto Twitter Fashion Reporter vi ho già parlato qui. E’ stato emozionante, di certo un po’ stressante, ma fondamentalmente bellissimo per me tornare a raccontare in maniera giornalistica- ma con i mezzi che solo i social media ti offrono- la Milano Fashion Week. Sulle tendenze ci tornerò, per ora, a caldo, alcune sensazioni sulla “mia” settimana della moda.
1. Meno male che c’era Ford che assieme a Giacomo ci ha portato ovunque. Pioveva, è stata una delle peggiori fashion week di sempre a livello climatico e saremmo morti senza macchina. Tra l’altro sarebbe stato impossibile ricaricare smartphones e batterie varie. Abbiamo anche montato i video tra una sfilata e l’altra, scaricato centinaia di foto, scritto Tweet e post come se non ci fosse un domani, ci siamo stati in 7, abbiamo girato periscope e video interviste. Un ufficio portatile molto chic. GRAZIE FORD ITALIA!
2. Andare alle sfilate significa sempre più assistere a delle performance. Degli spettacoli che includono talvolta un coro gospel, come durante lo show di Stella Jean, o una band indi come durante la sfilata di Trussardi. O regalarsi il lusso di una visita ad un museo che non hai mai visto, come per una presentazione a palazzo Bagatti Valsecchi. Questo mi fa pensare che sono una donna fortunata.
3. Sentire gli amici pierre che ti riconoscono e ti fanno i complimenti per il tuo lavoro non ha prezzo.
“ Tu il front row te lo sei guadagnata” è stata una delle cose più belle che mi abbiano detto. Col cuore. Seguito da “ ti seguo, sono fan”. Detto ridendo però.
4. I numeri contano: circa 110K impression su Twitter nei 5 giorni. Ma conta anche il contenuto e lavorare con un top team produce dei risultati diversi dal fare tutto da soli e si è anche parecchio più allegri. Guardate un po’ i video e le foto. Sono orgogliosa. Grazie Twitter Italia.
5. Tornano il pizzo, i pois, le balze e il rosso. Tanto rosso e meno male. Ma anche tanto nero e i colori pastello. Ce n’è per tutti i gusti insomma. Sui capelli il colore più cool si conferma il rosa.
6. Nelle scarpe non ci sono mezze misure. Plateaux o ballerine. Non saprei cosa scegliere. Sono entrambe molto comode, ma non sposano la mia idea di femminilità. Nonostante questo, me le vedrete ai piedi. Più i plateau delle ballerine.
7. Cambiarsi in auto è un’arte. L’ho fatto ripetutamente, ma alla fine ho ceduto a sneakers, anfibi e stivali comodi. A tutto c’è un limite e il mio la pioggia lo ha spostato parecchio. Ringrazio lo smalto semipermenente, il touche éclat e il fatto che siano tornati di moda i body, che ho indossato sotto qualunque outfit.
8. La dieta delle bollicine si conferma una delle più gettonate, assieme a quella dello zenzero, presente in ogni cocktail, ovunque, assieme alle mandorle salate e ai macarons.
9. Chi pensa che i social possano fermarsi, a questo punto della situazione, è miope o pazzo. Intanto io non rinuncio ad evangelizzare sull’utilizzo di periscope chiunque me lo chieda.
10. Si dice che la moda sia lo specchio della società e che a periodi di difficoltà economica corrispondano al contrario opulenza e sfarzo. Abbiamo visto glitter, pailletes, ramages, sete e broccati pellicce, castoni, applicazioni ricche e sfarzose. Che sia un modo per scongiurare la crisi?
Foto Giulio Giacconi, video Alexey Demichev
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