La moda è fatta di corsi e ricorsi e questa volta tra gli oggetti iconici del periodo, gli accessori sui quali si sono sbizzarriti tutti gli stilisti, ci sono loro, i cuissardes. Trattasi di stivali, poco importa se a tacco alto o raso terra, ciò che conta è che superino abbondantemente il ginocchio per andare a coprire una più o meno vasta porzione di coscia. Dal chè appunto il nome.
Tre scuole di pensiero, declinate sull’altezza dei tacchi, la prima: sexy come Catwoman. Tacco alto, preferibilmente a spillo, stringhe e legacci a sottolineare l’aspetto vagamente fetish dell’oggetto, pelle e suedes. Non facilissimi da portare, sono stati presentati in passerella con abiti molto corti o sopra a pantaloni super super skinny.
La seconda, di gran lunga la mia preferita, ladylike. In questo caso il materale provilegiato è lo suede, in colori rassicuranti. Grigio ghiaccio, rosa antico, glicine, cammello, testa di moro. L’altezza del tacco gira tra il raso terra e i due centimetri. Sono bellissimi portati sopra un jeans skinny o abbinati ad un abito molto femminile, con un maxipull a completare il look.
La terza, vagamente nostalgica, tacco quadrato, ampiezza media dello stivale, ricorda i look degli ultimi anni 60 e i primi anni 70. Sono quelli che indosso nel video che vedete, li ho presi da Sarenza e sono un passpartout notevole. Li metto praticamente su ogni colore, con la gamba nuda o con calze molto pesanti, sopra pantaloni slim e sotto cappottini ad A.
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